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lunedì 10 marzo 2025

 

              retrospettiva in sintesi


       

 

Risalgono agli anni Cinquanta del secolo scorso i primi tentativi d'arte digitale o arte eseguita col computer. Tuttavia, sebbene da decenni sia coltivata internazionalmente da un cospicuo, crescente numero di artisti, essa rimane inaccessibile e perfino negata dal grande pubblico, fermo, quando va bene, ad alcuni mitizzati nomi delle avanguardie novecentesche. Per cui ancora oggi, non⁷ostante costituisca sul web un fitto bacino di vasi comunicanti, l'arte digitale è ancora un fenomeno di nicchia, un'enclave assediata, quanto più è fenomeno locale, da un'incomprensione che non risparmia neppure artisti di livello come Bruno Cassaglia.

La ricerca di Bruno Cassaglia si distingue per la varietà delle direzioni sondate e per l'eccellenza dei risultati che ampliano l'orizzonte del sentire estetico e la visione della realtà.

                                                         Emilio Sidoti 

                                        (che fu critico d'arte e amico di Wifredo Lam)



L'arte elettronica trae la propria identità dallo scambio continuo di linguaggi, forme, metodi, in una dimensione sperimentale e di volta In volta intessuta di significati sociali, spirituali, concettuali...

                                           Silvia Bordini



Primi lavori 















 

 

 

  Anni 70 - oli su tavoletta con   colori morandiani

 

                                                                        







 

 

                    Interventi su fotografia primi anni 80



                                                       


                                              

 

 


                                   Pittura su tavoletta anni  80  90












Land Art 

Wabi-sabi art

    






      








                            poesia visiva su carta anni 80-90

                                                                                                                       
















                                                                









video  su YOU TUBEA

https://www.youtube.com/@brunocassaglia216/videos








                                                         Performance art

                                      

   





















                                                         



 

                                                 Biennale di Venezia

                                                                 



                                                                      

     




                                               Street art















                                                                     tele grandi




    
















                                               

                                                      



                                      installazioni





                                                           













                                                                

                                                                         





 

 

                                                     mail art




















fotografia

 

 


 


 

 


 

 

 


 

 

 

 


 

 


 

 

 


 











                                         video gif


          


                                                    


                                              



                                               















                                                                  

                                                                              



                                                                     


video da you tube


   

   



 










 installlazioni virtuali

                                                         


                                                                      


                                                                     

                                                  
                                             

                                                                         

                                                                                    

                                                                                                 

                                                                                                     










Poesia visiva 

E appunti vari - 2024            

                     






       




    


      



        




    


    


        



Libro oggetto

contenente appunti




Altri due libri oggetto

Che occultano appunti

  

ultimi lavori del 2024 su carta





     


                                 




 

         







               Ultima serie sulla poesia visiva in progress


Della  serie " formule concrete "







 Unica immagine di "OBLIVION "








poesia


Col palmo sinistro dipinto di bianco

soppeso tutta l’aria d’autunno

che profuma di spezie…

Ernesto lo sa!


Mentre il palmo destro nudo d’anime

lacrima per Marina

che coltiva silenzi

tra ossa di sangue…


brilla una supernova.













Un vento giallognolo


Di fiori morti

Attraversa il bosco

In questo pomeriggio 

E laggiù l'ospedale 

Nel sole malato 

È una scultura abnorme 

Il cielo sà di tutto questo e tace

La notte chiude i suoi occhi sicuri

E i pipistrelli complici ingenui

Appariranno fra poco tutt'intorno 

Noi come fantasmi antichi

Spariremo 

E verranno altri fantasmi.























Un asfalto nero
comunica con un frammento di cielo
che s'inclina verso ovest
mentre 357 specchi
lo imitano…





Mentre la luce lotta col tempo sul mio viso
s'alterna una sottile pioggia
che la collina protegge
sette cieli si scontrano
123 colombe ordinate
fuggono bianche di coscienze estranee
le loro anime traspaiono su trecento orizzonti
altre realtà fingono l'esistenza.





















Cala lentissima 

Un'atmosfra...

Scivola sui muri di sole...

Accarezza le ombre...

Ma qualcosa impalpabile 

Sfugge...

Dio ce lo nasconde?






















l'abisso

spazio-tempo

si posa dolcemente

sul prato rosso

colazione sull'erba

il sospiro-respiro

del bisonte

del serpente

e della falena

si perde...

si perde...

spazio-tempo

tempo...

tempo...

colazione in pelliccia

dal cafè






dove sei Guillaume

mi manchi...

mi manchi tu...

e la tua Parigi!

Apollinaire dove sei?

ora scrivo per te, lo sai?

lo saprà la tua anima senza tempo.


























Mi disperdo nel mio disordine verbo-visuale


Svisualizzo ogni vizio e ogni vezzo

Traslucidando candidamente la mia mente

Mento alla mente spaziotemporale

Senza perdermi nel tempo-illusione

La spada-entropia

E la lancia escatologica

Alla fine mi trafiggeranno.




























Una piaga piega il tempo…


Inevitabile dolore...

Che la stella non sospetta...

Al largo altro spazio...

E altro ancora giungerà...

Che non vedremo...

Non è purezza il bianco del mio palmo...

Nessuna carezza...





















StRiMpoLano 

                       TEM

                                pli

AldilàdeiTempisroToLotappeti

Ten

      DINI LESI

tensionierantoliRotolinonsrotolati 

Di

Mo

Ndi

AnnnnnnnneGati

Nego ogni altra realtà 

Stampelloognipastellonego

Ogni colore!
























Strato su strato i tempi scorrono


Qualche traccia ... lacrime ...

Gesti nel vento

Baci perduti per sempre...

Amori che muoiono più e più volte...

La conoscenza subacquea

Pietra cotta dal sale...

Mentre il sangue scorre bluastro

Nelle vene

Le nubi sporcano un timido spicchio di luna...

E tu inconsapevole sporchi
la mia conoscenza-coscienza..



















Red-rosso scarlatto, sangue rappreso, un fischio ulltravioletto lacera il timpano...giallognolo uno dei cieli 

Rimasti...episodi oltremare e verde acqua nella memoria lontana...







L'oro non è un colore...

È un sentimento 

Che scivola 

E il sole non lo sa...





















tre lune


rosa...

al neon...

teatro allagato:

lacrime verde vescica...

cinque cieli notturni tutti uguali

























Mio padre che cadde


laggiù in quel fosso maledetto

ma non morì.

io oggi nutro la mia auto

con fegato di maiali affumicati.

io oggi volo col mio cammello

oltre 17 crune-

E mio padre cadde in quel fosso

ma non annegò.

io oggi volteggio fra pagliacci verde acqua

e dormo fra vermi essicati

al sole del Sahara.

Mio padre cadde in quel fosso

ma tornò a casa.

io oggi dedico a Lui

la mia poesia assurda

sperando di averlo amato davvero.





















C'è un'astrazione celeste nei denti della tigre


e nel volo del colibrì.

Io ho solo un'ala per volare

e mille piedi per altri pianeti

sorrido al vento del nord

e ho occhi di ghiaccio.

C'è un'astrazione celeste

nelle ali dell'aquila.

io non volo...

io non volo...

io dormo con le falene

io respiro con le onde

io sono solo un'idea.

C'è un'astrazione celeste

nella mia mente

e nel mio cuore

assente.




























Divorare tutto il blu oltremare


e il blu di Prussia

e poi vomitare il giallo

della luna piena in agosto

gridare a scquarciagola

"rosso cardinale! rosso sangue!"

divorare tutto il verde muschio

e il verde vescica

e poi vomitare il blu elettrico.































Ritano


papà accarezza i conigli

papà ammazza il coniglio

rosso sangue sul terrazzo

Ritano

il primo sesso rubato

e quel ponte così sottile

Ritano

la casa dei preti

e quel ponte così vecchio

Ritano

e la passerella di legno

col torrente in piena

Ritano

e il ponte medievale

che è ancora là

Ritano...























C'è uno sguardo 


di nuvola appena formata...

c'è un mistero

più antico dell'homo sapiens...

ci sarà ancora tempo

per altri sguardi 

tra cielo e mare

che le onde laveranno 

lentamente...

lentamente...

lentamente...

















































C'era un'anziana


che andava di notte

a rubare verdure nei campi...

e mio padre una mattina

la trovò morta

in un campo di cavoli...

chissà cosa pensano le formiche...

c'era una stalla

nei ruderi della "Casa dei preti"

e lì mio padre allevava conigli...

chissà cosa pensano le formiche...

e mio padre tornava a casa

con bruciature da zinco fuso...

chissà cosa pensano le formiche...

e mio padre che aveva la Sterzi

quando "aveva la vecchia"...

chissà cosa pensano le formiche...
























Nel fango un respiro ancora

lo sguardo d'acqua

salamandra optical

le sorgenti di voci

negli orizzonti possibili

un respiro ancora

mani di ghiaccio

urla nei denti

nel fango un respiro

piombo fuso

e oro puro

un respiro ancora























In una soffitta un homo sapiens


sorseggia l'ultimo whisky...

prima di evaporare...

rosso scarlatto:

in strada 13 cardinali

passano zoppicando...

un mulo si blocca in mezzo alla via...

e mentre all'orizzonte appare una cometa

una vetrina accende i suoi neon blu elettrico























L'impronta di uno sguardo azzurro
resiste alla pioggia d'autunno...
l'impronta di un azzurro elettrico
incendia la notte...
ma un'altalena vuota
dondola nella nebbia...
dondola...
dondola...













Un’altalena di nebbia

oscillava fra il pianto

e il cielo notturno…

con petali d’orgoglio

il prato rosso snelliva

il vento dai denti di luna sospesa.

se io fossi stato lì

con cuore di sabbia e monconi d’ali:

ora lo confesserei?




da Venere a picco sul cuore…

mentre la notte s’apre

in tutta la sua commozione.

qualcosa che ignoro

si aggrappa all’anima…

né dolore né gioia:

cosmica attesa…

con la lentezza di un frutto

matura

le sue profondità…

mentre affilate

le sue mani

affondano

con tutto il sangue

freddo

di cui ha bisogno

un chirurgo d’anime…

sempre restando

in equilibrio

sul papavero.

E la notte assiste

aprendosi

In tutta la sua pietà.





Stazione di provincia:

DO NOT CROSS THE RAILWAY LINES”

VIETATO ATTRAVERSARE I BINARI “

tettoia grigio – cemento armato

…………………………………

disarmante l’attesa






TREMENDO il sofffffffffffffffffffffffffffffffffice PENSIERO

affilato rasoio

e spicchi di luna

SANGUINANOTTE

affondo le dita: l’anima è guanto

DELLA MANO

sinistra.











Galleggia laggiù la nave per stupore ingenuo

la nave e la noia galleggiano

la noia

la noia

la noia

la noia

la noia

la noia

la noia

la noia

La

no

ia

che scorre l’occhio stanco sull’orizzonte finito.














ermetica l’aria scende grigia dai muri

U

N

U

O

MO

laggiù

con la maglia rossa discute avvinazzato


ermetica

l’aria ristagna

schiacciata dalle nubi.

















aspro gusto grumoso sangue sul labbro

di

papa

vero

in

sidioso


ecco il tuo bacio-ecco il tuo bacio

!

!
!

quasi vento di scirocco

salto

nel

vuoto

ad occhi chiusi

ecco il tuo bacio- ecco il tuo bacio

!

spade

sos

pese

a

mezzaria

burrone d’acciaio

scintillante

il tuo bacio- il tuo bacio


























Kadigatty:

muove una curva a sinistra del cielo e della sera

quasi puntuale

sulle

prime

margherite.





i muri di questa bianca stanza

In calce d’anime assopite…

anch’essi ruotano elitticamente…

perché banalizzare il fulcro

nominandolo?











Clonazione di arcangelo…

Un demone assurdo

Corre sui fili:

equilibrio

precario

della

parola














Amo

Mie sottili pazzie

Quasi fantasmi…

Piccolissimi dei

Popolano prati

A perdita d’occhio.







un uccello d’avorio

cade ferito a morte

:a

memoria

d’elefante

non

si

ricordano

precedenti.



































TUTTO KUELLLLLLLLO KE

?
DIRO’ SARA’ POSIBILE CONFUTARE

(?????????????????????????????????????)

questo

rrrrrrrrrrrrracconto rrrrrrrrrrrrrumoroso

(solo un po’)

è solo un pretesto

x

una scrittura alternativa

un paradosso

(?)

un’autoironica ludica apologia

dell’ignoranza

oppure sssssssssssssssssolo

un gioco

xxxxxxxxxxxxxxxxxxxxx

camminare un po’ sull’orlo

del precipizio dell’assssssssssurdo

ahhhh!

la notte grigia

dell’impossibile immaginario

!!!!!!!!!!




kashmir e massaprevi a ka di previ e in ta fuxinn-a

e

nubi

chimiche

a

basso

costo

ed io che mento al tempo

che ha l’occhio

opaco

noir black noir black














L’erba respira farfalle bianche

mentre sanguina il cielo

e l’autobus azzurro

graffia la collina umida…

il tempo gioca a scacchi con Dio

e la tua voce

è un’altra farfalla …

e un’altra…

e un’altra…

qui

dove pesante muore il passo








L’armadio laccato bianco

è nostalgia malata

della notte innevata nel plenilunio

e la luna

è sciabola sospesa

suicidio della notte

tormento di Borges

sonnifero del demiurgo

e un’altra

tua

parola

non detta











LA MORTE

non è un soggetto

è assenza

noisiamostellecheesplodonolibellulechesfioranoacquedistagninoisiamogalassiechesiallontananoinfinitiuniversicavallett efarlallelombrichimicrobielefantiroditoripiantecarnivorebucanevenoisiamopianetibuchinericreaturedelfuturo

noi

siamo presenze

essenze

la morte

solo

assenza




  1. Notte bulimica


Spalmo di luna l’anima imburrata…spengo la notte che divora

l‘azzurro incompleto del mare…che sorso a sorso sorseggia

l’estuario … sorso a sorso…mentre l’acqua si fa sempre più

inquieta…sulla mia seggiolina verde pallido( per mancanza di

clorofilla) stupito e perplesso brindo a Granaccia… ma a cosa non so…con gli occhi, la mente…e quel poco cuore che mi resta, bulimico, divoro tutta la notte che so contenere:

ingoio Plutone, Giove, la Luna, Saturno, le Pleiadi, mentre l’aria ritaglia un poema circolare che non riconosco… anagrammo

l’atmosfera sospesa,e offeso soppeso l’atteggiamento obliquo

delle stelle… sbrano con labbra di sangue rappreso un teschio di mandorle vive… fame? fame?! fame nel mondo? Ah! l’appetito!? Si, a volte ho appetito… appetito… hanno clo-N.A.T.O. il paradiso (da noi U.S.A. così ) vorrei solo uscire da questo cielo notturno e bulimico ma non ha porte (alla Magritte)

questo cielo cieco … No! Grazie non bevo, non bevo petrolio,

ho smesso, dopo la guerra in Irak…sono viola le labbra del cuore

ma non per il vento di mare…millepiedi e serpenti solari si dissetano ai miei occhi…io bevo l’oscuro con logico disprezzo,

lacrime di cheving gum…anche la rugiada non avrà più lacrime

per l’erba domani mattina…domani mattina…quali angeli inventerà il mio cuore di mela?

Spalmo di luna l’anima imburrata … spengo la notte… buon appetito.


Bruno Cassaglia

  1. Coca cola? Coca a colazione, colabrodo per stomaci al Maalox…con azioni collaudate…date,date,date pure purghe da purgatorio…all’oratorio preghiere e ringhiere…per non cadere giù, in caso d’ascesa(il paradiso sta sempre lassù)… ah, lassù…lassù…lassù…non c’è più…oh, ting,tong,tric, trac…tic ,tac, tic, tac,tic, tac…il tempo tic,il tempo tac…il cuore è un pendolo,che pende e dipende… dipende ma non spende parole né prole…bè dipende…io ho prole e spendo parole…senza sesso né senso…nonsenso del silenzio…ssss silenzio! Per favore silenzio! Sssilenzio…

  2. Sssilenzio…sssilenzio.












Millepiedi e serpenti solari

bevono ai miei occhi

campane di farfalle odorose:

storpi suoni

sulle ciglia del vento…

e sembra un pomeriggio

come tanti.
































Una lepre lunare

a oriente di Burak

ascolta

riflesse galassie…

un dentice ricettivo

fluttua

nei dintorni di Saturno:

stelle più chiare

scoppieranno negli occhi:




I giunchi trafiggono

I sogni umidi di pianto

Del torrente notturno…

Sogni gialli di lune

Accumulate di primavera

In primavera…

E le spine mordono d’invidia

Le vesti leggere

Delle adolescenti

Sognate…

Chi sogna

I sognatori?






Quando non sarò più

e tu sarai

oltre Plutone

disperdi nella notte

il mio teschio…

qualcuno

viaggiando fra le stelle

forse mi scambierà

per una piccola luna

















TUTTO TACE…ASSORDANTE RESPIRA L’ANIMA… COSMOGONIE RUOTANO INTORNO ASSETATE D’AZZURRO…IO SORSEGGIO OCEANI… APPENA…PER LO STUPORE STA IL CIELO SOSPESO…A BOCCA APERTA…

L’ANIMA-FOGLIA MUORE D’AUTUNNO? VOLO DI

CORVI! VOLO DI CORVI! E PALPITA IN ME UN CONIGLIO BIANCO… SANGUINOLENTO… L’ARCO DEL CIELO SCOCCA UNA FRECCIA…

FUORI TEMPO! E GIA’ BEVO L’OSCURO CON LOGICO DISPREZZO… MENTRE L’AUTUNNO

MI VESTE DI SUGHERO… E UN TUONO MI MOSTRA I SUOI OCCHI FREDDI: SPILLI IN TERRA!… TUTTO TACE…ASSORDANTE RESPIRA L’ANIMA… SI RIFLETTE LA VIA LATTEA SUL PALMO DEL FAUNO…

L’ARCOBALENO SINTETICO SI SPEGNE

SUL FIANCO DESTRO DEL DIO MAGGIORE…

E BACIA IN APNEA LA DEA BLU CHE AFFONDA… TUTTO TACE… ASSORDANTE RESPIRA L’ANIMA… TUTTO TACE… TUTTO TACE… TUTTO TACE.





















TERRA!



Terra?… Terra… Terra! Terra!”

Sembra giungere dalla Santa Maria…

ma non è l’America, è Maria Carla Rossi!

Fuori il vento con superba incoscienza

semina consonanti fra i castagni selvatici…

mentre qui la terra lievita in vasi arcaici, in

nuove primitive forme.

Ventitre gradi d’arcobaleno lesso…teatralità

di una farfalla blu…

e si struccano i fiori della sera :

lacrime verdi…

mentre la luna si sdraia sui monti:

non ha parole.

Taci fiore!

La notte è serena ma non ti ascolta…

cadono stelle…

è facile tacere,

la notte sa.

Poi la notte stinge…

E l’alba nella scatola stupisce stelle.

I pini tristi intrisi d’infiniti primi istinti…

e si espande un pensiero verde;

voci che mormorano un mare:

voli lievi di uccelli lavati;

poi un argomento d’ombra si staglia nella stanza:

la terra evoca e invoca

muschi intatti.


Scrosci…catarri cerebrali, crateri e crostacei nel cranio…scrosci: e scivolo via…

scivoloso scempio. Cruenti croci e crisantemi …e salto oltre il cimitero, di tomba

in pompa(non funebre) …salto scaltro ,(ma non troppo alto), salto in lungo (abito da sera),

questa sera catarri cerebrali… crateri e crostacei nel cranio…

ma scivoloso scivolo via…

scivolo via…

scivolo via…

ssssscivolo via…




per assaporare le notti insonni del gatto polittico…

scatto dell’occhio…

all’occhio!

all’occhio!

La luna scatta dal cimitero dei poveri, a sinistra della scaltra civetta…

Un po’ superstiziosa…

E superstite imprevista…

Imperiale!

Lungo il viale la voce del bosco

Nascosto

Per paura della notte…

Alberi semoventi, più di venti, meno di trenta …

Cruenta catastrofe

Catarro della crosta terrestre…

Scivoloso scivolo via…

Scivolo via…

Scivolo via…

Scempi sciolti.



:

un microfulmine sull’indice.

Sette cieli uno sull’atro,

sei giochi infantili,

cinque pipistrelli blu,

quattro gatti grigi,

tre denti di pescecane,

due cigni nervosi…

un solo mistero: l’anima fragile.


Frammenti di fermenti

Farneticando fremono per frenare

Fragili orgasmi…

Fantasmi smaliziati che sviliscono

Sviscerando scempi e scenari:

sensazioni…solo disciolte scie…

scialbe albe.















Scrofe schermate…scremare escrementi di scorpioni sordi…

Crampi al cranio, cronache:

è sensato solo il senso del fiume….

Silenzi…silenzi…silenzi.


Armadi bianchi, banchi di nebbia

Tibie nella nebbia bianca

Scheletri da armadio…

Amando la radio, scheletri antenna…

Antenati antennati:

vertigine

per la parola inspiegabile.



I pini tristi

Intrisi d’infiniti

Primi intinti


Pensieri tremendi sorvolano Marte

Martedì..un martedì di carnevale freddo e freddoloso doloso

Lo so, lo so! Non sarà senza stelle

Il cielo che trema e trama ma non ama…

Pensieri satelliti dunque comunque

Cinque sei sette!


Tutti con grandi tette a torso nudo sorvolano Marte

Tremuli e tremendi…

Tepori sperduti nel gelo…

Geloso?

Forse un po’ ma fra un po’ prendo il volo.



Scrosci…catarri cerebrali, crateri e crostacei nel cranio…scrosci: e scivolo via…

scivoloso scempio. Cruenti croci e crisantemi …e salto oltre il cimitero, di tomba

in pompa(non funebre) …salto scaltro ,(ma non troppo alto), salto in lungo (abito da sera),

questa sera catarri cerebrali… crateri e crostacei nel cranio…

ma scivoloso scivolo via…

scivolo via…

scivolo via…

ssssscivolo via…





















  1. Dalla Rocca dei Corvi spicco un volo planante sulle labbra del

vento di tramontana da qui i germogli sono passioni inespresse

che respirano il vento d’aprile in quest’alba impacciata: l’arte è

una forma di stupore! Laggiù nella fragilità del sole del mattino quasi

saggio, del fumo sale… ancora muto. Suoni muschiati scivolano

dalle labbra…arcaici e inutili ; dipingo di giallo la mia farfalla più

notturna . L’erba è un poema lentissimo… tredici voci s’impigliano

nell’alba : è fragile il cielo del mio angelo estetico…una lumaca rallenta il tempo …con cautela…Ca di praevi : un passero mima se stesso

contro il cielo mentre il vento con superba incoscienza semina consonanti

tra i castagni selvatici: le ragnatele tremano… gli alberi disegnano:

inchiostro d’ombra. Afferro le dimensioni della controllata pazzia…

una nuvola fra labbra e narici: una parola fugge. Gioie assottigliate:

le onde disegnate sulle pupille… due ciminiere bianche e rosse:

bandiere di verticale cemento, l’autostrada insidia la periferia, un

aereo divide in due il cielo… l’anima fragile e appena opaca sul palmo della mano…un microfulmine sull’indice.





Giovani sistemi planetari.

La giovane bionda Luna:

Aspettate! Mi trucco…” Ma non c’è trucco, né

inganno… solo nascite di nuovi giovani mondi

(non IMMONDI) La giovane bionda è perplessa:

Un po’ di rimmel,un filino di rosso,rosso ,rossetto! Per Giove!”. La giovane Luna non sa di nuovi mondi senza

un filo di perledi cipria per il plenilunio. A ritroso nel vento

e nel tempo… nel tempio del Sole Minore,fratello(forse)

di Giovane Luna. “ Possibile che non capisca?! Quella sciagurata?” Disse il Sole,

da solo in una sala

soleggiata.


  1. Bruno Cassaglia







L’anima fragile e appena opaca sul palmo della mano:

un microfulmine sull’indice.

Sette cieli uno sull’atro,

sei giochi infantili,

cinque pipistrelli blu,

quattro gatti grigi,

tre denti di pescecane,

due cigni nervosi…

un solo mistero: l’anima fragile.


Frammenti di fermenti

Farneticando fremono per frenare

Fragili orgasmi…

Fantasmi smaliziati che sviliscono

Sviscerando scempi e scenari:

sensazioni…solo disciolte scie…

scialbe albe.



Scrofe schermate…scremare escrementi di scorpioni sordi…

Crampi al cranio, cronache:

è sensato solo il senso del fiume….

Silenzi…silenzi…silenzi.


Armadi bianchi, banchi di nebbia

Tibie nella nebbia bianca

Scheletri da armadio…

Amando la radio, scheletri antenna…

Antenati antennati:

vertigine

per la parola inspiegabile.





Pensieri tremendi sorvolano Marte

Martedì..un martedì di carnevale freddo e freddoloso doloso

Lo so, lo so! Non sarà senza stelle

Il cielo che trema e trama ma non ama…

Pensieri satelliti dunque comunque

Cinque sei sette!

Tutti con grandi tette a torso nudo sorvolano Marte

Tremuli e tremendi…

Tepori sperduti nel gelo…

Geloso?

Forse un po’ ma fra un po’ prendo il volo.







Trema come un bacio

Fermato sul labbro del vento

Nella strettoia del freddo…

Mentre la poesia

Trafigge l’occhio ingenuo

Tra la nube e l’ombra.















Si srotola il gatto

In brevi ansie…

Il sole solletica

Il letto in metamorfosi:

Un campo di stupore?!

Dov’è la ragazza arancio?




Le mie narici nel ventre del vento

Astronomico-notturno

Flessibili le lune nel quadrante del cielo:

gioco circolare

concavo convesso…

confesso un primitivo stupore:

io piango!

Questo straccio di notte

Ancora muta…

Ancora muta?


D’istinto il cielo

Inclina verso est

Dove scivolano cosmo-agonie

E il mio ventre di vento…

Io divento di vento.





Divina ipnosi:

più di un cielo

dal cilindro…

conigli bianchi




Viola le labbra

del cuore…

non per il vento

di mare



La sera

Con occhi grigi…

Cuori quasi azzurri:

rugiada

imita il pianto




Millepiedi e serpenti solari

Devono ai miei occhi…

Campane di farfalle odorose:

storpi suoni

sulle ciglia del vento…

e sembra un pomeriggio

come tanti.




Pane in festa

Fra le mani blu…

D’inchiostro:

un poeta

in piedi

s’un frammento

di cosmo

pane in festa

fra le mani blu







I giunchi trafiggono i sogni umidi di pianto

Del torrente notturno…

Sogni gialli lune accumulate

Di primavera in primavera…

E le spine mordono d’invidia

Le vesti leggere delle adolescenti

Sognate…

Chi sogna i sognatori?






Quanti voli in poesia

in quella saletta in penombra

oltre il banco del bar

fra il fumo caldo del cioccolato…

Guido!

Ancor oggi matto come allora

mi strapiombo col cuore

giù da Mombarcaro…

come quando c’eri tu…

giù… giù…giù…

fino a cercare il mare

che da lassù ci mancava un po’.

Ora mi manchi tu…

Guido…

fratello maggiore.





















Haiku 




Ticchettio blu

scivolando cieli

non nubi-nubi






Ed è lo spazio!

Il visitatore sa:

surreal-mente


tutt’un brivido

d’ali e rugiade blu

verde l’anima




Maschere gettate in terra:

giallo vomito



L’unica nube

Che si sazia di sole

Dopo il tuono






L’anima foglia

Muore d’autunno?

Volo di corvi


Quando il futuro sarà qui

coltiverò sulla mia pelle

piccole ali pastello.





Oh… si spettina

Il bosco, nello specchio

D’acqua stanca.


8

Quasi saggio

lento il fumo sale:

ancora muto.


Viola le labbra

del cuore…

non per il vento di mare


12

La notte stinge…

L’alba nella scatola

Stupisce stelle


13


Specchio al neon

Derubi immagini?

Sorrisi rosa



La senti l’erba?

Una favola lenta…

Ti sta narrando.




Duecquori

Ma non solo cuori

Anche quori.

Il fiume

Conosce

Il tuo gruppo sanguigno



La luna

Frigge con olio

Di girasole



Pesante come farfalla

D’autunno

Il tuo silenzio



Assente scheletro

Vitreo

Il tuo sorriso




Funambolo inferno

Fra pollice e indice

L’anima



Astrazioni astrali

Attratte

Per forza di gravità


Coscienza scoscesa

Rapide!

Cuore –salvagente





Tuffi sanguinolenti:

effetti speciali…

affetti.






Con unghie di luna

Scavo la notte



In fondo alla notte …

a sinistra




cuore freddo

neve in collina:

lei se ne va.



Aquorelibero

Lascioscorrere

Il tempo malato




Spalmo di luna l’anima imburrata…

spengo la notte.


anagrammo l’atmosfera sospesa

soppeso l’atteggiamento obliquo

delle stelle




scivola l’ombra sul prato

e muta …

muta.



Antenne marziane

Tratteggi e strategie:

torno sulla luna.



L’alba rinascerà

Spavalda

Nel cuore











Odor di treno

Stazione stantia






Sbriciola

Cuoricini indifesi

“ dove vai?”

“non torno!”



sorsi di sole

tra ombra e ombra…

astraggo cieli



gufo mi trucco

e stuzzico l’anima

animalesca



Stelle nuove

E respiro il sonno…

Profondo mare.



Il sonno scende

Imitando la morte:

sogni e Sogni.


In ritardo…

Optical


Pablo sussurra

.

“io trovo… io trovo…”

segni su Segno




settembre grigio:

calmo sogno di mare

azzurri spenti




l’anima stesa

il cuore fiorito….

Passa un bus blu




Macchio il cuore

Della viola scura:

sfondo azzurro



aristocraticogatto

fusa color cenere

tic…tic…tic…

ticchettio del tempo?

Solo tracce!

Stelle gemelle

Gemellate

Con mammelle










Apro l’anima

A un fiore turchese

Che sa del mare

Costellazione

D’anime congelate

Fuori nel buio



? (Performance) !

del (sole) d’agosto

(assassinato)


Autostrada

Autocarro, grigio:

pure il cielo



o sono il cosmo

o sono nulla!

Disse la stella

Specchio riflesso

Non fotogenico

Frantumi


Oscura la notte

La matita nera

Della luna in ombra


Mezz’angelo

E sirena

Entrambi di colore azzurro


Talpa monocroma

Rossa

Per tramonto viola


Che ne sai del cielo?

Disse

L’angelo…

Alla stella




Tropico del cervello

Cuore giallo-sole

Suona il telefono rosso



Serpente a sonagli

Musicista

Lingua biforcuta



Assonanze astronomiche

Assenze…

Ostriche aliene



Alba in scatola

Di cartone rosso



Attentato lunare

Tutto spento

Per luna nuova


Assorbire assorbenti

Sorbetti e trombette

Ssssssssss



La lattea perpendicolare

Al buio delle langhe

Io muto


Pronto soccorso:

tempo-dolore

liquefatto giallognolo


bisbiglio cosmico

in dialetto alieno


vulcano in fiore

abisso d’anima

passeggio sulla corolla



un filo d’erba :

nell’ombra equilibri

sole-silenzi



mare lunatico-lunare

per filosofi astuti


trapezisti articolati

tendono tendini

3 km tesi tesi




un teschio ingiallito

si schiude

cielo tetro-teatro


equilibrio del terrore

l’organismo

in carne e ossa


neve… impronte…

calore animale?

Farfalla-ricordo



Che scalda l’inverno

Lei esce dalla stanza…

Ed è cambiato il mondo!


Labbra a petalo

Contatto leggero d’anima

Astrakan

Abbaia alla luna


E nello sforzo

Fiero all’idea

Equilibrarsi


Tu labbra del blu

Petalo del suono

Conchiglia luce


Un’splosione

una gaffe terribile!

Malinconia


Nella burrasca

Un cuore-papavero

Che sopravvive


Stampa un nome

Il tempo inatteso

Vento di rosa


Occhi di pioggia

Di un arcobaleno

Neo-poeta




Tre balene azzurre?

Per minimal art

Ambientalista





Bevo l’oscuro

Con logico disprezzo…

Solo demiurgo.



E sulla bocca

Dondola poesia:

filo di luna.




L’antenna mima

Le verdi libellule…

Volo più alto.




E’ un profumo

Tra i denti notturni

La mia luna.



L’arco del cielo

Scocca una freccia blu…

Fuori tempo.




L’orologio sa

Del dolore del tempo…

La notte tace.



Mormora mare

L’amore prorompente:

Voli e voli.



Ridono stelle

Nella tua bocca blu:

notte che tace.





Colma di luna

Con pelle di farfalla

Tu mi sfiori.




Mare lavato

Che derubi gli occhi

Teneri gusci.



Molto timida

L’aria ci sfiora::

è già mattino.



Una lumaca

Che rallenta il tempo…

Con cautela


Cielo lavato

Volano due nubi:

spettri sereni.


Mima se stesso

Un piccolo passero…

Contro il cielo.


E volo solo

Sulle labbra del vento:

profumi rossi.



Occhi più fondi…

L’innocenza del mare

Soffoca il blu




Ten, ten tronc…ten,tin

Tric...tric...tricorno

Torno? Toc toc toc .





Chi mi sussurra

Di nuvole fantasma?

La pioggia lo sa




Gatto dorato

Da immenso tramonto…

Occhi chiusi.




La tua bocca

Notturna e marina

Pronuncia stelle.



Sono ferito

Da intonsi silenzi…

Cielo fragile.



Sguardo grave

Di un sole pesante…

Muoio un po’.




Palpita in me

Un coniglio bianco…

Sanguinolento.




Oltre il vetro

Un fantasma al neon:

breve oblio.




Ridono stelle?

Mi allunga la mano

La luna morta.




Ignoro molto…

Sospetto l’esistenza:

non esisto più.



Penso il mare

Le nubi respirano

Il mio cielo.




Lampada muta

La notte si lamenta

Chiusa fuori.




Solo tre rane…

Il bosco è insonne:

acqua in bocca






Il bosco è blu…

L’acqua è una rosa

Che non muore.



Superficie di anime:

riposo per in demonio

sentimentale.


C’è un motivo

Se non ti fidi di me

Bosco astuto?



L’ombra del pino

Passa sul mio corpo:

io sono il bosco.




Vedo il mare…

Gli occhi sono gocce:

attese verdi.



Nel giardino

Alberi disegnano:

inchiostro d’ombra.









Spalmo di luna

L’anima imburrata…

Spengo la notte.




Cicatrici blu…

L’artiglio ritrovato:

quarto di luna.



Digiuno sogni

Di scarlatte scoperte:

papavero blu.



Ali d’antenna:

farfalla-utopia…

cambio canale.



Vermi in fiore

Sfarfallano gialli…

Per lo stupore?




Svelenì torri

Dall’umido scorpione…

Un astro rosso.



Inverno…vento…

M’invento venti del nord?

La luna non sa.



Dormi gatto blu

Parallelo al mio…

Sonno inquieto.



Con me anima

Sangue di papavero…

Verde mi perdo.











Le ragioni blu

Di un cuore sommerso…

Giù in apnea


Il sole scalzo

In punta di piedi

Danza nel prato.



Nuda la luna

Si sdraia sui monti:

non ha parole.



E l’autunno

Mi veste di sughero:

foglia che sale.



Mascherazzurra

Esorcizzi la notte

E sembri cielo.




La grande notte

Tace da molto tempo…

Io l’ascolto






Gente riflessa…

Una vetrina fumè

Senza pietà







Taci fiore!

La notte è serena….

Ma non t’ascolta.




Affonda il blu….

Le notti in agguato

Non hanno occhi.



Affronta il blu…

Le note in agguato

Non hanno echi.



Per lo stupore

Sta il cielo sospeso…

Bocca aperta.



Ombra di luna

Venere mi osserva…

Ma non ci credo.




Dopo la notte

Labbra di papavero:

buon giorno?!




Pupille rosa…

Profumi condivisi:

più di un’alba.




Luna nascosta…

Notte di pollini?

Geco sul muro.




I frutti aspri

Risvegliano farfalle?

E i poeti?





Le mie scuse

Per il nome che non so

Fiore rosso.






Rosso su prato:

per colassi ottici

intrisi d’erba.



Ventitré gradi

D’arcobaleno lesso:

stregoneria?





Vele erette

Mele e pere vere:

vene neglette.




Oh, oroscopo!

Oh , doloroso dono!

Oro doloso.



I pini tristi

Intrisi d’infiniti

Primi istinti.




La mamma ama

L’arca: l’arcana barca

Vana amaca.




Respiro sere

Ingannando la notte:

stelle scappano.




I fili d’erba

Non hanno più lacrime

Per la rugiada.





Teatralità

Di una farfalla blu:

fiore rosso.





E si espande

Un pensiero verde

A pelo d’acqua.




Con me nel sole

Scende il sentiero

Una farfalla.



Mandorle vive

In un teschio di pane…

Occhi obliqui.




E si struccano

I fiori della sera:

lacrime verdi.



La fragilità

Nel sole del mattino

Sul papavero.




Sotto il sole

Lettera anonima

Per le foglie morte.



Lei: “Sei tu?”

Bang!” lui scappa…buio…

grido notturno.




che fai?!…no! no!”

bang!” parte il treno…

Roma si sveglia.




Ritano: rane…

Tra i nuovi giunchi

Brividi d’acqua.







Colgo un cachi…

Rossa anche la sera:

mi rassereno.




Stridinten …tin, tin…

Freno a denti stretti:

deng,deng,deng, deng…tin.




Dentista in blu

Per tartaro lunare...

Graffio la notte.



Nata è la notte

In erba innocente?

Lo sa il sogno!




I pini tristi…

Indivisibili? Si!

Intimiditi.







Altalena blu

Fra i denti di luna:

notte confusa




Luna sospesa

Altalena di nebbia:

piediradici .



Segno : la luna

Si sdraia sui monti…

Non ha parole.









La notte stinge…

L’alba nella scatola

Stupisce stelle.




E per spiare

La luna festeggiata…

Profumo giallo.




Maschere verdi

Inventano le notti:

ombre fragili.



Nubi sul Pelmo…

E a picco sul cuore

Aria di fieno.




Giù dal Civetta

Un’aria affilata:

vertigini blu.







Ortiche nei capelli

Mare fra i denti

Un bacio quasi nero



Cala il sole

Sfinisci l’anima

Per la notte



Ombra imprevista la mia

Non dovrei essere qui…



Affondo le dita

L’anima è guanto

Della mano sinistra






spazi di fame

attraggono sguardi

giudicate



Tic tic tic

ticchettio del tempo ?

Solo tracce



stelle gemelle

gemellate

con mammelle


termometro

della situazione

febbre alta-marea



cuore-piombo

strapiombi

per anime fragili


Iris cerca campo

(minato)

vorrei fare un salto



farfalla -ricordo

che scalda

l'inverno











































































































































































































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